Quando le vediamo già pronte, a rondelle o cubetti, fresche o surgelate, non ci chiediamo mai come si sia arrivati a questo punto.
Eppure la trasformazione della cipolla è piuttosto complessa e delicata, per via della sua natura, che prevede vari strati difficili da separare e un’acidità che intacca le macchine, se non seguono determinate direttive.
A tutto ciò si devono aggiungere gli odori che si sprigionano e che mettono a dura prova le condizioni lavorative, oltre a richiedere impianti dedicati per la gestione dei gas (e degli scarti).
Generalmente, la prima operazione effettuata su questo prodotto è la rimozione della testa e della coda, mediante una scollettatrice.
La pelatura può avvenire in vari modi; sicuramente la via più corretta per pelare le cipolle è la pelatrice ad aria: Sgorbati offre quanto di meglio ci sia sul mercato in termini di prestazioni, versatilità e igiene.
In casi particolari, per piccole quantità o prodotti di scarto, è anche possibile effettuare una lavorazione con pelatrici abrasive, che hanno però una minore accuratezza, o con spazzolatrici.
Una volta pelate, le cipolle saranno pronte per essere vendute intere o per essere ulteriormente trasformate in anelli o cubetti.
Per questo genere di lavorazioni, Sgorbati Group offre una serie di macchinari, tra cui:
- taglierine semi automatiche
- taglierine multifunzione
- taglierine tridimensionali (o cubettatrici)